La disponibilità oggi di Taping Neuro Muscolari offre l’opportunità di utilizzo di nuove metodiche nella pratica ospedaliera e nella traumatologia sportiva. A differenza di quelli tradizionali (anelastici) questa generazione di taping presenta un’elasticità simile a quella cutanea, un’ottima adesione, idroresistenza, ipoallergenicità e un peso specifico simile a quello della cute. Dopo applicato il nastro mantiene un “effetto presenza” stimolante e costante nel tempo, pur annullando la percezione del nastro stesso sulla cute dopo pochi minuti. Nello sport il Taping Neuro Muscolare (T.N.M) ha una funzione molteplice: prima del gesto atletico per riscaldare i muscoli aumentando la microcircolazione locoregionale, durante il gesto atletico per prevenire, dopo lo sforzo per drenare l’acido lattico. Il T.N.M. stimola i processi naturali di guarigione del corpo attraverso l’applicazione di nastri adesivi elastici sulla cute, partendo come presupposto dalle scienze chinesiologiche. Il concetto di T.N.M., grazie al miglioramento della conoscenza e della tecnica di applicazione, è oggi una realtà sempre più diffusa. Il nastro agisce attivando il sistema analgesico endogeno, utilizzando stimoli sensoriali sugli esterocettori cutanei; stimola il sistema inibitore spinale (teoria del Cancello); stimola i recettori cutanei sensibili alla deformazione cutanea i quali a loro volta stimolano i fusi neuromuscolari e l’attività tonico muscolare, attivando il riflesso miototico. Il T.N.M. migliora lo spazio tra la fascia e muscolo, migliora la circolazione dei fluidi, elimina la stasi, inibisce o stimola Il muscolo. Ciò ne fa una metodica elettiva e coadiuvante in molti campi, infatti l’utilizzo del T.N.M. non esclude i trattamenti tradizionali utilizzati (bendaggi funzionali, metodiche strumentali…) ma si sostituisce o si affianca sempre ad essi completando il trattamento e prolungando gli effetti nel tempo.
(Fonte: Poster di Mariani V.; Setti D.; Volpini G. modificato)
