L’ultrasuonoterapia viene usata in fisioterapia nel trattamento delle patologie muscoloscheletriche, è una terapia fisica non invasiva che utilizza le onde sonore ad alta frequenza, non percepibili dall’orecchio umano. Queste vibrazioni acustiche oscillatorie si tramutano in vibrazioni meccaniche in grado di penetrare nei tessuti, generando un micromassaggio. La sorgente tipica per generare gli ultrasuoni è un cristallo (quarzo o ceramica) pilotato elettricamente a vibrare (effetto piezoelettrico) e posto in contatto con la superficie del corpo umano. La vibrazione ultrasonora utilizzata maggiormente in fisioterapia ha una frequenza di un milione di cicli al secondo e consente di avere un effetto terapeutico che si esplica anche a 3-4 centimetri di profondità nei tessuti. La potenza di applicazione va da zero a tre Watt per ogni centimetro quadrato di testina del trasduttore.
Benefici:
effetto antalgico
effetto antiedemigeno
effetto fibrinolitico, contro le aderenze dei tessuti
effetto biostimolante cellulare;
effetto miorilassante delle strutture muscolari.
Indicazioni:
- Artrosi
- Artrite
- Morbo di Dupuytren
- Cicatrici ad evoluzione cheloidea
- Aderenze post-chirurgiche
- Nevralgie
- Sciatalgie
- Ritardi di consolidazione ossea
- Lesioni muscolari (lesioni da trauma sportivi)
- Borsiti
- Tendiniti
- Tenosinoviti
- Epicondiliti
- Conflitto sub-acromiale e altre patologie della spalla
Controindicazioni
Per ragioni di sicurezza, i trattamenti su aree del corpo limitrofe agli occhi, cuore, durante la gravidanza o mestruazioni, ovaie e testicoli devono essere evitati. Sono inoltre controindicati i trattamenti locali di zone caratterizzate da tumori, tromboflebiti, varici ed infiammazioni settiche. In pazienti con pacemaker, in presenza di protesi articolari e frammenti metallici. Fenomeni post-traumatici possono essere trattati solo 24-36 ore dal trauma.